Spesso la difficoltà a ridurre il sale nella dieta è dovuta a un problema di gusto e in tal caso basterebbe rieducare il proprio gusto ed educare correttamente fin dall’inizio quello del bambino.
In natura il sodio è presente in quasi tutti gli alimenti, ma in genere in quantità contenute.
Pertanto elevate quantità di sodio si trovano in molti cibi trasformati, preconfezionati e conservati.
Un eccessivo consumo di sale potrebbe favorire l’ipertensione e rappresenta un fattore di rischio per le malattie cardiocircolatorie e il tumore dello stomaco.
Consigli:
– Limitare l’uso del sale aggiunto durante la cottura;
– Limitare l’uso del sale che si aggiunge a tavola;
– Limitare l’uso di condimenti preparati ricchi di sodio come salse, etc.;
– Preferire erbe e spezie aromatiche per insaporire i cibi;
– Nell’uso di prodotti trasformati, ridurre il consumo di quelli molto salati, come cibi in salamoia o
sotto sale, alcuni insaccati e formaggi, snack salati, etc.
A proposito del sale iodato…
In Italia, come in altri paesi europei, per prevenire e combattere la carenza di iodio e l’insorgere del gozzo, le Autorità Sanitarie promuovono l’uso di sale da tavola iodato, ovvero un normale sale a cui è stato aggiunto iodio, e che va consumato comunque con moderazione, come sopra indicato, per condire e cucinare, in sostituzione e non in aggiunta a quello normale.